Sveglia alle 8.00, dopo aver sistemato la roba ci accorgiamo
che in una tasca laterale di Mara sono saltare alcune viti che attaccano la
fascia che si aggancia al portapacchi con il resto della borsa. Torniamo in
paese e dopo colazione compriamo due sacchetti di viti e uno di bulloni e
arparelle, il tutto costato la bellezza di L. 15.000. Sistemiamo la borsa
e partiamo per affrontare la lunga salita del Col S.Nicolas. Nella zona di
Marsiglia troviamo una bella c aletta e ci fermiamo per un bagno, probabilmente
pesto un riccio e mi pianto delle schegge in un tallone, con pazienza le togliamo.
Lungo il tragitto ci fermiamo a fare acqua e qualche foto, in una di queste
soste nella partenza m’incastro un piede tra le borse rompendomi un’unghia
del piede sinistro. Sanguina poco e non fa male, oggi gira così, anche questa
mattina al passo mentre fotografavo mi è caduta la bici, la corona mi ha graffiato
un polpaccio e dopo non molto un’ape mi è entrata nella maglia morsicandomi.
Comunque per fortuna sono tutti incidenti da poco e l’itinerario è meraviglioso.
Arrivati nei pressi di Nonza ci fermiamo a prendere un gelato e facciamo un
bagno in una spiaggia nera tipica di questa zona. A Nonza facciamo spesa per
la sera, riprendiamo spediti per la nostra meta finale. Arriviamo alle 19,
raggiunto il campeggio montiamo la tenda, poi doccia e cena.Km 79 – Tempo
sulla bici 5.30 – media 15 – v.max 43,5 Km/h
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19/06/00 – St.Florent – Calvi
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Ci alziamo alla stessa ora di ieri e dopo colazione partiamo
affrontando la salita che ci porta sul Desert Des Agriates, che del deserto
non ha molto però è affascinante. Dopo averlo attraversato imbocchiamo una
lunga discesa che ci porta verso Lozari, prendiamo una strada principale abbastanza
trafficata che ci porta a Lile Rousse. Ci fermiamo in una spiaggia abbastanza
affollata ma con un’acqua stupenda. Rimaniamo a Lile Rousse fino alle 14.30
perché il posto merita, riprendiamo la strada per Calvi, manca circa 20 Km.
Appena partiti dobbiamo affrontare una dura salita fino a Lumio e da qui è
discesa fino alla meta. Arriviamo al campeggio "Pineda" alle 16.00, dopo avere
montato la tenda andiamo in spiaggia a farci un bagno, poi al porto e infine
al supermercato. Dopo una doccia e la cena torniamo in centro, in tempo per
riuscire a vedere il 2-1 finale tra Italia-Svezia un bel gol di Del Piero.
Oggi la tappa è stata dura e anch’io sono stanco, la tappa è stata di Km 82,5
– Tempo sulla bici 5.12 – media 15,9 – v.max 51 Km/h
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20/06/00 – Calvi – Galèria
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Solito
orario di sveglia, passiamo da un supermercato per
comprare dei fazzoletti di carta. Iniziamo a pedalare in salita, siamo un
po’ stanchi e pedaliamo in relax, n’approfittiamo perché la tappa non è molto
lunga. La strada è molto panoramica con poche macchine, non incontriamo spiagge
raggiungibili facilmente, proseguiamo fino a Galèria dove arriviamo verso
le 13. Una volta raggiunto il campeggio e montato la tenda facciamo un sonnellino
nel prato adiacente, alle 16 raggiungiamo la spiaggia per un bagno, infine
alle 18.30 ci aspetta il supermercato. Questa sera ci siamo cucinati un piatto
di spaghetti decisamente abbondante.Km 43,3 – Tempo sulla bici 2.55 – media
14,8 – v.max 41 Km/h
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21/06/00 – Galèria – Porto |
La sveglia
suona alle 7.00 e dopo circa due ore partiamo
alla volta di Porto. Facciamo una piccola deviazione per vedere delle buche
all’interno di un torrente che ci hanno consigliato due modenesi incontrati
al campeggio. Effettivamente il posto meritava una visita, attacchiamo la
dura salita di 11 Km che porta al Col de Palmarella, la pendenza non è eccessiva
ma non molla un attimo. Al Col de Palmarella c’è una splendida vista su Girolata.
Una lunga discesa ci porta a Sarriera, il paesaggio è bello però si rimane
distanti dalla costa. Dopo 60 Km arriviamo a Porto, la posizione di questa
cittadina è meravigliosa. Andiamo al campeggio "Sole Mare" e piazzata la tenda
scendiamo al mare per farci un bagno, qui la spiaggia e l’acqua sono meno
belle che da altre parti. Verso le 17.30 facciamo spesa al supermercato, dopo
una bella doccia e una buona pastasciutta ci dirigiamo in piazza per vedere
il bel tramonto e mangiare un gelato, inaspettatamente ci godiamo anche un
bel concerto all’aperto.Km 69 – Tempo sulla bici 4.36 – media 15 – v.max 47.5
Km/h
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22/06/00 – Porto – Sagona |
Per la sveglia e partenza rispettiamo gli orari del giorno
precedente. Ci aspetta subito una salita che ci porterà a Piana attraversando
"e Calanche", una zona di calanchi rocciosi che si gettano verso il mare,
questa zona è da non perdere. Dopo Piana inizia una lunga discesa che
ci porta
nelle vicinanze di Cargese, ci arriviamo dopo una serie di "su e giù". Non
ci fermiamo perché la spiaggia è lontano, ma troviamo una caletta con l’acqua
cristallina poco prima di Sagona. Rimaniamo un paio d’ore, raggiungiamo Sagona
e il suo campeggio che si trova 1.5 Km fuori dal paese verso la strada che
porta ad Evisa. Il campeggio è il migliore visto fino ad ora, possiede anche
la piscina che sfruttiamo immediatamente. Torniamo in paese alle 16 e nonostante
l’orario ci mangiamo una pizza seguita dal gelato, rimaniamo all’ombra a guardare
il mare, di sole ne abbiamo preso già abbastanza. Dopo aver fatto la spesa
ci mangiamo un minestrone seguito dal salame portato da casa. Andiamo a dormire
con l’incognita di domani, siamo indecisi se prenderci un giorno di riposo
oppure ripartire subito alla volta d’Evisa. La tappa effettiva è stata di
Km 56.7 – Tempo sulla bici 3.45 – media 15.1 – v.max 49 Km/h.
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23/06/00 – Sagona
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Già ieri sera non puntando la sveglia avevamo praticamente
deciso di non partire, così è stato. Io mi
sono svegliato verso le 8.30 ma
Mara alle 10, intanto ho letto il libro "In Asia" di Tiziano Terzani. Dopo
la colazione ci siamo diretti in bici alla spiaggia, altra dormita. Alle 14.30
siamo andati in un ristorante con vista sul mare per mangiarci un piatto di
Paella, nulla d’eccezionale d’altronde non siamo in Spagna. Nel pomeriggio
facciamo un giro in bici nei dintorni e poi un bagno, infine passiamo dal
supermercato per comprare poche cose per la dura tappa di domani. Un piatto
di spaghetti abbondante chiude la serata.Km 11.63 – Tempo sulla bici 0.54
– media 12.8 – v.max 36.5 Km/h.
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24/06/00 – Sagona – Corte – val Restonica
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Sveglia alle 6.00 e dopo un’ora eravamo già sulla strada
che ci porta verso Vico-Col de Sevì-Evisa. Siamo partiti mantenendo un’andatura
lenta e le gambe giravano molto bene, arrivati nei pressi di Vico giriamo
a destra per il Col de Sevì mt.1094. Dopo Vico la salita è stata pedalabile
ma dopo si fa veramente dura fino al passo, vediamo i primi maiali selvatici.
Arrivati al passo verso le 9.00 decidiamo di proseguire senza fermarci a Evisa,
come era nei piani. Ci fermiamo a Cristinacce per rifornirci d’acqua e mangiare
qualcosa, questa zona ci ricorda i nostri Appennini perché è piena di castagni.
Salendo verso il Col de Verghio il paesaggio diventa decisamente più alpino,
grossi pini prendono il posto dei castagni. Arriviamo al Col de Verghio mt.1464
verso le 12.30, la salita è stata lunga ma non dura. Scendiamo verso Calacuccia,
dopo aver incontrato un gruppo di comaschi seguiti da un pulmino, rompo il
filo di un freno. Faccio un lungo tratto con solo il freno davanti, a Calacuccia
ci fermiamo e riesco in qualche modo a ripararlo, frena poco ma funziona,
mi sento più sicuro e affronto il pezzo di strada molto bello che si chiama
la "Scala di S.Regina". Al bivio per Corte la strada riprende a salire e mi
becco una puntura d’ape in un dito, molto leggera. Arriviamo a Corte, decidiamo
di andare al campeggio "Tuani" nella val Restonica e ci accorgiamo troppo
tardi che ci sono altri 11 Km di salita. Sono le 17.00 quando arriviamo molto
stanchi al campeggio, mangiamo un po’ di frutta, montiamo la tenda e ci buttiamo
nell’acqua fredda e cristallina del fiume. Finiamo le ultime scorte di viveri
portati dall’Italia e scopro che c’è Italia-Romania per i quarti di finale
dell’europeo, la guardo in compagnia di alcuni genovesi conosciuti in campeggio,
il primo tempo finisce 2-0 per l’Italia. Abbiamo denominato questa giornata
il "Tappone Corso".Km 100 – Tempo sulla bici 7.21 – media 13.6 – v.max 50
Km/h.
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25/06/00 – Corte |
Ci alziamo poco prima delle 8.00, andiamo al bar del campeggio
a comprare quattro yogurt per la colazione. Facciamo due chiacchiere con i
nostri vicini di tenda milanesi, dopo partiamo per raggiungere la fine della
val Restonica. Altri 10 Km di salita molto
dura ci separano alla fine della
strada, per fortuna che non abbiamo i bagagli, lo spettacolo è veramente bello,
nulla da invidiare alle nostre Dolomiti. Ritorniamo velocemente al campeggio,
smontiamo tutto e andiamo a Corte, a metà strada ci fermiamo per un bagno
in una delle stupende pozze d’acqua che ci sono nel fiume. Alle 16.00 ci fermiamo
al campeggio "Chea Bartho" vicino al paese. Dopo esserci sistemati andiamo
a visitare con calma Corte e compriamo un po’ di frutta per il giorno dopo.
Corte è una cittadina molto carina dominata da uno splendido castello e cime
innevate. Dopo una veloce doccia in campeggio torniamo in paese e per la prima
volta in questo viaggio ci concediamo il lusso di mangiare fuori, troviamo
una tipica trattoria corsa, mangiato bene e speso poco si chiama "U Spanu".
Rientriamo alle 21.30 e andiamo subito a dormire.Km 32 – Tempo sulla bici
2.54 – media 11 – v.max 53 Km/h.
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25/06/00 – Corte – Bastia
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Ci alziamo alle 7.45 e dopo avere svolto le solite cose
con la dovuta calma siamo partiti per Bastia. La giornata è bella ma la strada
trafficata. Scendiamo ad un buon ritmo anche perché la strada è prevalentemente
in discesa, il panorama non è niente di speciale. Una volta raggiunto il mare
commettiamo il primo errore della giornata, seguiamo la strada principale
che porta a Bastai perché più breve, peccato che sembra di essere in autostrada.
Ne esiste una secondaria più lunga ma senza traffico, questo ci è confermato
da un inglese che abbiamo conosciuto al campeggio di Miomo successivamente.
Il secondo errore, ben più gr osso del primo, lo commettiamo a Bastia quando
decido di passare sotto una galleria con divieto di accesso alla bici per
accorciare la strada, la galleria è lunga e abbiamo decisamente rischiato
troppo. Andiamo al campeggio di Miomo, un paesino a 4 Km a nord della città
dove conosciamo un inglese di mezza età che viene da Manchester, anche lui
ha fatto la Corsica in bici. Dopo esserci sistemati andiamo a fare il bagno
e la spesa, una pastasciutta, un buon secondo (pomodori, mais, formaggio locale,
salame) e un giro serale sulla spiaggia concludono anche questa splendida
giornata verso le 22.00. Oggi per la prima volta nella vacanza abbiamo visto
delle nuvole sparite in fretta.p.s. La tappa da Corte e Bastia è di 70 Km.
e siamo arrivati alla media dei 20,4 Km/hKm 84,42 – Tempo sulla bici 4.25
– media 19,1 – v.max 53 Km/h.
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25/06/00 – Bastia |
Oggi è l’ultimo nostro giorno in Corsica e abbiamo deciso
di dedicarlo alla visita della città. Bastia è molto caotica e non particolarmente
bella, andiamo nelle spiagge artificiali a sud della città ma le troviamo
molto tristi e torniamo a nord verso il nostro campeggio. Ci fermiamo a fare
il bagno nella stessa spiaggia dove l’abbiamo fatto il primo giorno appena
arrivati. Verso le 14.30 ci dirigiamo ancora più a nord dove mangiamo qualcosa
e ci gustiamo l’ultimo pomeriggio al mare e l’ultimo bagno. Torniamo al campeggio
ma prima ci fermiamo a fare spesa per la sera e il giorno dopo, finita la
cena in campeggio raggiungiamo il nostro amico inglese per salutarlo e ci
fermiamo a chiacchierare un po’ troppo, sono già le 22 passate e quindi andiamo
a dormire.Km 33 – Tempo sulla bici 2.22 – media 13,8 – v.max 36.5 Km/h.
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25/06/00 – Bastia – Livorno – Parma |
Alle 7.00 in punto partiamo per Bastia, ci vuole circa
20 min., arriviamo che devono ancora iniziare ad imbarcare i passegeri. Alle
8.30 puntualmente la nave salpa, dopo un viaggio molto tranquillo alle 12.30
arriviamo a Livorno. Caricata la macchina partiamo per Parma, alle 15.00 usciamo
a Fornovo e aspettiamo che apra il negozio di montagna per curiosare un po’,
sono le 16.30 quando arriviamo a Parma. Mi spiace molto che questa vacanza
sia finita, ho scoperto un nuovo modo di viaggiare, la bicicletta, che ti
permette di assaporare i luoghi con la velocità giusta. Per quanto riguarda
Mara è incredibile come senza allenamento non ha fatto fatica, come ha detto
anche lei doveva fare la sportiva non andare a lavorare in ufficio.
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The end |
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