top

Data

Giorno Itinerario Km.

17/06/00

1

sabato

Livorno – Bastia – Macinaggio

43

18/06/00

2

domenica

Macinaggio – St. Florent

79

19/06/00

3

lunedì

St.Florent – Calvi

82,5

20/06/00

4

martedì

Calvi – Galèria

43,3

21/06/00

5

mercoledì

Galèria – Porto

69

22/06/00

6

giovedì

Porto – Sagona

56,7

23/06/00

7

venerdì

Riposo

12

24/06/00

8

sabato

Sagona – Evisa – Corte – val Restonica

100

25/06/00

9

domenica

Corte e dintorni

32

26/06/00

10

lunedì Corte – Bastia 84,5
27/06/00

11

martedì Riposo 33
28/06/00

12

mercoledì Bastia – Livorno 6,5

k

641,5 Tot.

Due bici e un'isola (Corsica-Francia)

17/06/00 – Parma – Livorno – Bastia – Macinaggio

Siamo partiti da Parma alle 5.15 per arrivare a Livorno circa due ore dopo, lasciamo la macchina in un parcheggio a pagamento. Facciamo il biglietto, c’imbarchiamo con le nostre bici e alle 8.30 precise il traghetto salpa. Arriviamo poco prima delle 13 a Bastia e ripartiamo subito con le nostre biciclette molto cariche, siamo molto entusiasti, dopo solo 4 Km vediamo una bella spiaggia, ci fermiamo e facciamo un bagno. Un corso fa finta di rubarmi la bici, uno scherzo di cattivo gusto, ma faccio finta di non essermela presa. Proseguiamo per la nostra prima esperienza di viaggio con la bici, è veramente entusiasmante e ogni tanto ci fermiamo a fotografare. Lungo la strada che ci porta alla meta ci fermiamo nuovamente per altri due bagni. Verso le 18.00 arriviamo in tutta tranquillità a Macinaggio il nostro posto tappa. Andiamo in campeggio e dopo aver montato la tenda e fatto una doccia ci prepariamo da mangiare. Andiamo in paese e facciamo due passi nel piccolo porto, alle 22.00 siamo a letto.Km 42.93 – Tempo sulla bici 2.51 – media 15,1 – v.max 41 Km/h

18/06/00 – Macinaggio – St.Florent                                                         

Sveglia alle 8.00, dopo aver sistemato la roba ci accorgiamo che in una tasca laterale di Mara sono saltare alcune viti che attaccano la fascia che si aggancia al portapacchi con il resto della borsa. Torniamo in paese e dopo colazione compriamo due sacchetti di viti e uno di bulloni e arparelle, il tutto costato la bellezza di L. 15.000. Sistemiamo la borsa e partiamo per affrontare la lunga salita del Col S.Nicolas. Nella zona di Marsiglia troviamo una bella caletta e ci fermiamo per un bagno, probabilmente pesto un riccio e mi pianto delle schegge in un tallone, con pazienza le togliamo. Lungo il tragitto ci fermiamo a fare acqua e qualche foto, in una di queste soste nella partenza m’incastro un piede tra le borse rompendomi un’unghia del piede sinistro. Sanguina poco e non fa male, oggi gira così, anche questa mattina al passo mentre fotografavo mi è caduta la bici, la corona mi ha graffiato un polpaccio e dopo non molto un’ape mi è entrata nella maglia morsicandomi. Comunque per fortuna sono tutti incidenti da poco e l’itinerario è meraviglioso. Arrivati nei pressi di Nonza ci fermiamo a prendere un gelato e facciamo un bagno in una spiaggia nera tipica di questa zona. A Nonza facciamo spesa per la sera, riprendiamo spediti per la nostra meta finale. Arriviamo alle 19, raggiunto il campeggio montiamo la tenda, poi doccia e cena.Km 79 – Tempo sulla bici 5.30 – media 15 – v.max 43,5 Km/h

19/06/00 – St.Florent – Calvi                                                                       

Ci alziamo alla stessa ora di ieri e dopo colazione partiamo affrontando la salita che ci porta sul Desert Des Agriates, che del deserto non ha molto però è affascinante. Dopo averlo attraversato imbocchiamo una lunga discesa che ci porta verso Lozari, prendiamo una strada principale abbastanza trafficata che ci porta a Lile Rousse. Ci fermiamo in una spiaggia abbastanza affollata ma con un’acqua stupenda. Rimaniamo a Lile Rousse fino alle 14.30 perché il posto merita, riprendiamo la strada per Calvi, manca circa 20 Km. Appena partiti dobbiamo affrontare una dura salita fino a Lumio e da qui è discesa fino alla meta. Arriviamo al campeggio "Pineda" alle 16.00, dopo avere montato la tenda andiamo in spiaggia a farci un bagno, poi al porto e infine al supermercato. Dopo una doccia e la cena torniamo in centro, in tempo per riuscire a vedere il 2-1 finale tra Italia-Svezia un bel gol di Del Piero. Oggi la tappa è stata dura e anch’io sono stanco, la tappa è stata di Km 82,5 – Tempo sulla bici 5.12 – media 15,9 – v.max 51 Km/h

20/06/00 – Calvi – Galèria                                                                    

Solito orario di sveglia, passiamo da un supermercato per comprare dei fazzoletti di carta. Iniziamo a pedalare in salita, siamo un po’ stanchi e pedaliamo in relax, n’approfittiamo perché la tappa non è molto lunga. La strada è molto panoramica con poche macchine, non incontriamo spiagge raggiungibili facilmente, proseguiamo fino a Galèria dove arriviamo verso le 13. Una volta raggiunto il campeggio e montato la tenda facciamo un sonnellino nel prato adiacente, alle 16 raggiungiamo la spiaggia per un bagno, infine alle 18.30 ci aspetta il supermercato. Questa sera ci siamo cucinati un piatto di spaghetti decisamente abbondante.Km 43,3 – Tempo sulla bici 2.55 – media 14,8 – v.max 41 Km/h

21/06/00 – Galèria – Porto

La sveglia suona alle 7.00 e dopo circa due ore partiamo alla volta di Porto. Facciamo una piccola deviazione per vedere delle buche all’interno di un torrente che ci hanno consigliato due modenesi incontrati al campeggio. Effettivamente il posto meritava una visita, attacchiamo la dura salita di 11 Km che porta al Col de Palmarella, la pendenza non è eccessiva ma non molla un attimo. Al Col de Palmarella c’è una splendida vista su Girolata. Una lunga discesa ci porta a Sarriera, il paesaggio è bello però si rimane distanti dalla costa. Dopo 60 Km arriviamo a Porto, la posizione di questa cittadina è meravigliosa. Andiamo al campeggio "Sole Mare" e piazzata la tenda scendiamo al mare per farci un bagno, qui la spiaggia e l’acqua sono meno belle che da altre parti. Verso le 17.30 facciamo spesa al supermercato, dopo una bella doccia e una buona pastasciutta ci dirigiamo in piazza per vedere il bel tramonto e mangiare un gelato, inaspettatamente ci godiamo anche un bel concerto all’aperto.Km 69 – Tempo sulla bici 4.36 – media 15 – v.max 47.5 Km/h

22/06/00 – Porto – Sagona

Per la sveglia e partenza rispettiamo gli orari del giorno precedente. Ci aspetta subito una salita che ci porterà a Piana attraversando "e Calanche", una zona di calanchi rocciosi che si gettano verso il mare, questa zona è da non perdere. Dopo Piana inizia una lunga discesa che ci porta nelle vicinanze di Cargese, ci arriviamo dopo una serie di "su e giù". Non ci fermiamo perché la spiaggia è lontano, ma troviamo una caletta con l’acqua cristallina poco prima di Sagona. Rimaniamo un paio d’ore, raggiungiamo Sagona e il suo campeggio che si trova 1.5 Km fuori dal paese verso la strada che porta ad Evisa. Il campeggio è il migliore visto fino ad ora, possiede anche la piscina che sfruttiamo immediatamente. Torniamo in paese alle 16 e nonostante l’orario ci mangiamo una pizza seguita dal gelato, rimaniamo all’ombra a guardare il mare, di sole ne abbiamo preso già abbastanza. Dopo aver fatto la spesa ci mangiamo un minestrone seguito dal salame portato da casa. Andiamo a dormire con l’incognita di domani, siamo indecisi se prenderci un giorno di riposo oppure ripartire subito alla volta d’Evisa. La tappa effettiva è stata di Km 56.7 – Tempo sulla bici 3.45 – media 15.1 – v.max 49 Km/h.

23/06/00 – Sagona

Già ieri sera non puntando la sveglia avevamo praticamente deciso di non partire, così è stato. Io mi sono svegliato verso le 8.30 ma Mara alle 10, intanto ho letto il libro "In Asia" di Tiziano Terzani. Dopo la colazione ci siamo diretti in bici alla spiaggia, altra dormita. Alle 14.30 siamo andati in un ristorante con vista sul mare per mangiarci un piatto di Paella, nulla d’eccezionale d’altronde non siamo in Spagna. Nel pomeriggio facciamo un giro in bici nei dintorni e poi un bagno, infine passiamo dal supermercato per comprare poche cose per la dura tappa di domani. Un piatto di spaghetti abbondante chiude la serata.Km 11.63 – Tempo sulla bici 0.54 – media 12.8 – v.max 36.5 Km/h.

24/06/00 – Sagona – Corte – val Restonica

Sveglia alle 6.00 e dopo un’ora eravamo già sulla strada che ci porta verso Vico-Col de Sevì-Evisa. Siamo partiti mantenendo un’andatura lenta e le gambe giravano molto bene, arrivati nei pressi di Vico giriamo a destra per il Col de Sevì mt.1094. Dopo Vico la salita è stata pedalabile ma dopo si fa veramente dura fino al passo, vediamo i primi maiali selvatici. Arrivati al passo verso le 9.00 decidiamo di proseguire senza fermarci a Evisa, come era nei piani. Ci fermiamo a Cristinacce per rifornirci d’acqua e mangiare qualcosa, questa zona ci ricorda i nostri Appennini perché è piena di castagni. Salendo verso il Col de Verghio il paesaggio diventa decisamente più alpino, grossi pini prendono il posto dei castagni. Arriviamo al Col de Verghio mt.1464 verso le 12.30, la salita è stata lunga ma non dura. Scendiamo verso Calacuccia, dopo aver incontrato un gruppo di comaschi seguiti da un pulmino, rompo il filo di un freno. Faccio un lungo tratto con solo il freno davanti, a Calacuccia ci fermiamo e riesco in qualche modo a ripararlo, frena poco ma funziona, mi sento più sicuro e affronto il pezzo di strada molto bello che si chiama la "Scala di S.Regina". Al bivio per Corte la strada riprende a salire e mi becco una puntura d’ape in un dito, molto leggera. Arriviamo a Corte, decidiamo di andare al campeggio "Tuani" nella val Restonica e ci accorgiamo troppo tardi che ci sono altri 11 Km di salita. Sono le 17.00 quando arriviamo molto stanchi al campeggio, mangiamo un po’ di frutta, montiamo la tenda e ci buttiamo nell’acqua fredda e cristallina del fiume. Finiamo le ultime scorte di viveri portati dall’Italia e scopro che c’è Italia-Romania per i quarti di finale dell’europeo, la guardo in compagnia di alcuni genovesi conosciuti in campeggio, il primo tempo finisce 2-0 per l’Italia. Abbiamo denominato questa giornata il "Tappone Corso".Km 100 – Tempo sulla bici 7.21 – media 13.6 – v.max 50 Km/h.

25/06/00 – Corte

Ci alziamo poco prima delle 8.00, andiamo al bar del campeggio a comprare quattro yogurt per la colazione. Facciamo due chiacchiere con i nostri vicini di tenda milanesi, dopo partiamo per raggiungere la fine della val Restonica. Altri 10 Km di salita molto dura ci separano alla fine della strada, per fortuna che non abbiamo i bagagli, lo spettacolo è veramente bello, nulla da invidiare alle nostre Dolomiti. Ritorniamo velocemente al campeggio, smontiamo tutto e andiamo a Corte, a metà strada ci fermiamo per un bagno in una delle stupende pozze d’acqua che ci sono nel fiume. Alle 16.00 ci fermiamo al campeggio "Chea Bartho" vicino al paese. Dopo esserci sistemati andiamo a visitare con calma Corte e compriamo un po’ di frutta per il giorno dopo. Corte è una cittadina molto carina dominata da uno splendido castello e cime innevate. Dopo una veloce doccia in campeggio torniamo in paese e per la prima volta in questo viaggio ci concediamo il lusso di mangiare fuori, troviamo una tipica trattoria corsa, mangiato bene e speso poco si chiama "U Spanu". Rientriamo alle 21.30 e andiamo subito a dormire.Km 32 – Tempo sulla bici 2.54 – media 11 – v.max 53 Km/h.

25/06/00 – Corte – Bastia

Ci alziamo alle 7.45 e dopo avere svolto le solite cose con la dovuta calma siamo partiti per Bastia. La giornata è bella ma la strada trafficata. Scendiamo ad un buon ritmo anche perché la strada è prevalentemente in discesa, il panorama non è niente di speciale. Una volta raggiunto il mare commettiamo il primo errore della giornata, seguiamo la strada principale che porta a Bastai perché più breve, peccato che sembra di essere in autostrada. Ne esiste una secondaria più lunga ma senza traffico, questo ci è confermato da un inglese che abbiamo conosciuto al campeggio di Miomo successivamente. Il secondo errore, ben più grosso del primo, lo commettiamo a Bastia quando decido di passare sotto una galleria con divieto di accesso alla bici per accorciare la strada, la galleria è lunga e abbiamo decisamente rischiato troppo. Andiamo al campeggio di Miomo, un paesino a 4 Km a nord della città dove conosciamo un inglese di mezza età che viene da Manchester, anche lui ha fatto la Corsica in bici. Dopo esserci sistemati andiamo a fare il bagno e la spesa, una pastasciutta, un buon secondo (pomodori, mais, formaggio locale, salame) e un giro serale sulla spiaggia concludono anche questa splendida giornata verso le 22.00. Oggi per la prima volta nella vacanza abbiamo visto delle nuvole sparite in fretta.p.s. La tappa da Corte e Bastia è di 70 Km. e siamo arrivati alla media dei 20,4 Km/hKm 84,42 – Tempo sulla bici 4.25 – media 19,1 – v.max 53 Km/h.

25/06/00 – Bastia

Oggi è l’ultimo nostro giorno in Corsica e abbiamo deciso di dedicarlo alla visita della città. Bastia è molto caotica e non particolarmente bella, andiamo nelle spiagge artificiali a sud della città ma le troviamo molto tristi e torniamo a nord verso il nostro campeggio. Ci fermiamo a fare il bagno nella stessa spiaggia dove l’abbiamo fatto il primo giorno appena arrivati. Verso le 14.30 ci dirigiamo ancora più a nord dove mangiamo qualcosa e ci gustiamo l’ultimo pomeriggio al mare e l’ultimo bagno. Torniamo al campeggio ma prima ci fermiamo a fare spesa per la sera e il giorno dopo, finita la cena in campeggio raggiungiamo il nostro amico inglese per salutarlo e ci fermiamo a chiacchierare un po’ troppo, sono già le 22 passate e quindi andiamo a dormire.Km 33 – Tempo sulla bici 2.22 – media 13,8 – v.max 36.5 Km/h.

25/06/00 – Bastia – Livorno – Parma

Alle 7.00 in punto partiamo per Bastia, ci vuole circa 20 min., arriviamo che devono ancora iniziare ad imbarcare i passegeri. Alle 8.30 puntualmente la nave salpa, dopo un viaggio molto tranquillo alle 12.30 arriviamo a Livorno. Caricata la macchina partiamo per Parma, alle 15.00 usciamo a Fornovo e aspettiamo che apra il negozio di montagna per curiosare un po’, sono le 16.30 quando arriviamo a Parma. Mi spiace molto che questa vacanza sia finita, ho scoperto un nuovo modo di viaggiare, la bicicletta, che ti permette di assaporare i luoghi con la velocità giusta. Per quanto riguarda Mara è incredibile come senza allenamento non ha fatto fatica, come ha detto anche lei doveva fare la sportiva non andare a lavorare in ufficio.

The end