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Trekking - Anello Dolomiti Friulane |
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30/07/23 – Parma - Domegge - Rifugio Padova - forcella Scodavacca - Rifugio Giaf | ||||||||||||||||||||||||
Partiti da Parma alle 6:00, una volta raggiunto Domegge
in Cadore saliamo in macchina direttamente al rifugio Padova, parcheggio poco prima del rifugio, da
qui partiamo subito a piedi e attraverso la Forcella Scodavacca
raggiungiamo il rifugio Giaf dove dormiremo questa prima notte.
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Oggi ci aspetta la tappa più lunga di questo “Anello delle Dolomiti Friulane”, alle 8:00 partiamo, la salita si presenta subito molto ripida come sarà per tutti i giorni di questo trek. Prima attraversiamo la Forcella Urtisiel poi scendiamo nel bel vallone sottostante, risaliamo nuovamente per la ripida salita che porta alla Forcella dell’Inferno mt.2170 dove uno stambecco e seduto proprio sul sentiero. Da qui si scende nella vicina Forcella Fantulina per poi proseguire sempre in discesa al rifugio Flaiban-Pacherini dove dormiremo questa notte. |
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01/08/23 – rif. Flaiban-Pacherini - passo del Mus - rif. Pordenone | ||||||||||||||||||||||||
Riusciamo ad essere puntuali anche questa mattina, il cielo è più nuvoloso dei giorni scorsi, quindi decidiamo di salire direttamente al Passo del Mus, volendo c’era un’alternativa più lunga, anche oggi salita molto ripida. Una volta al passo che avevamo già visto ieri, la discesa che porta al rifugio Pordenone è molto bella e non particolarmente ripida, almeno non quanto quelle fatte fino ad ora. Arriviamo al rifugio che inizia a piovere, i ragazzi che erano un po’ avanti non hanno preso neppure un goccia, noi abbiamo dovuto aprire gli ombrelli nell’ultimo pezzo pianeggiante prima del rifugio. |
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02/08/23 – rif. Pordenone - Campanile di Val Montanaia - forcella Montanaia - rif. Padova | ||||||||||||||||||||||||
Anche oggi partiamo alle 8:00, forse non siamo mai stati così bravi nei trek precedenti, la salita che porta al Campanile di Val Montanaia è come sempre molto ripida, altrettanto quella che poi ci porterà alla Forcella Montanaia. Ci fermiamo abbastanza al bivacco Perugini per ammirare il campanile, il posto è veramente bello. Una volta arrivati alla Forcella ci aspetta una discesa veramente molto ripida e lunga sui soliti ghiaioni dolomitici, non ricordo se ne ho mai fatta una così pendente, scendiamo mantenendoci sulla sinistra dello stretto canale. Tappa veramente stupenda così come il rifugio Padova dove dormiremo questa ultima notte e dove abbiamo lì a poca distanza la macchina. I ragazzi fanno il bagno nel gelido torrente che passa a fianco del rifugio. |
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03/08/23 – rif. Padova - rif. Tita Barba - rif. Padova - Vajont - Erto - Parma | ||||||||||||||||||||||||
La giornata è soleggiata, nel rifugio abbiamo anche mangiato molto bene, decidiamo di partire al solito orario per il rifugio Tita Barba, i ragazzi oggi non ci seguiranno, hanno deciso di rilassarsi nel prati del bel bel rifugio. La salita non scherza neppure oggi, anche se meno ripida di quelle dei giorni scorsi, una volta usciti dal bosco si apre una splendida vista sugli Spalti di Toro, dove si è svolto il nostro trekking, anche dallo stesso rifugio la vista è molto bella, beviamo qualcosa e rientriamo al Padova. Arriviamo giusti per l’ora di pranzo e festeggiamo tutti insieme la fine di questo splendido decimo trekking di più giorni per rifugi fatto con i figli. Al rientro passiamo a vedere la diga del Vajont e il paese di Erto. Qui salutiamo Iaschi e famiglia, ormai inseparabili compagni di questi trekking di più giorni, e rientriamo con calma a Parma. (Cartina TABACCO 02 “Forni di Sopra – Ampezzo – Sàuris – Alta Val Tagliamento”) |
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