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Data Giorno Itinerario

05/08/20

1

mercoledì

Parma - Val di Rabbi - rif. Stella Alpina

06/08/20

2

giovedì

rif. Stella Alpina - cima Collecchio “Gleck” mt.2957 - rif. Dorigoni

07/08/20

3

venerdì

rif. Dorigoni - rif. Nino Corsi

08/08/20

4

sabato

rif. Nino Corsi - rif. Martello - rif. Larcher

09/08/20

5

domenica

rif. Larcher - Cima Rossa di Saent mt.3347 - Cima Mezzena mt.3172 - rif. Dorigoni - Parma

Trekking - Ortles-Cevedale - Val di Rabbi, Martello, Peio

05/08/20 – Parma - Val di Rabbi - rif. Stella Alpina

Partiamo a piedi dal parcheggio libero vicino al fiume a Rabbi dopo le 12:00. Il sentiero parte subito molto ripido e dopo circa 1200 mt. di dislivello arriviamo alla nostra prima meta, il rifugio Stella Alpina al Lago Corvo mt.2425, molto bello e accogliente, con un bel panorama che spazia dalla vetta della Presanella a tutto il gruppo del Brenta.
06/08/20 – rif. Stella Alpina - cima Collecchio “Gleck” mt.2957 - rif. Dorigoni

Lasciato il rifugio attraversiamo una zona piena di laghi, uno più bello dell’altro e ci dirigiamo verso cima Collecchio. Al passo deviamo su una cima a sinistra senza nome attorno ai mt.2940. Scendiamo nuovamente al colle e di seguito saliamo cima Collecchio “Gleck” mt.2957, che avevo già salito da solo nel 2011 ma dalla Val d’Ultimo. Proseguiamo scendendo al Giogo Nero dove vediamo da distanza ravvicinata uno splendido Gipeto. Proseguiamo e nel primo pomeriggio raggiungiamo il rifugio Dorigoni mt.2437. Anche in questo rifugio ci troviamo molto bene e la signora che lo gestisce ci dà ottimi consigli sul nostro trekking.

07/08/20 – rif. Dorigoni - rif. Nino Corsi

Anche oggi il tempo è ottimo, questa notte è piovuto un po' e non ci sono nuvole in cielo. Partiamo alla volta della Val Martello per raggiungere il nostro prossimo rifugio. La salita è piuttosto ripida e l’ultima parte per raggiungere il Passo di Saent mt.2965, si svolge attraverso una parte rocciosa molto affascinante. Arrivati al passo ci godiamo lo splendido paesaggio circostante e dopo avere mangiato qualcosa ripartiamo e scendendo incontriamo altri splendidi laghi glaciali dai colori molto suggestivi. Il caldo di questi due giorni ha sciolto gran parte della neve che è scesa in abbondanza martedì scorso, quindi ne pestiamo relativamente poca, giusto appena sotto il passo. La discesa è lunga e in certi tratti piuttosto ripida, sullo sfondo è apparsa la piramide del Gran Zebrù, per me una delle montagne più belle dell’intero arco alpino. Arrivati verso valle un lungo traverso in quota ci porta al rifugio Nino Corsi dove vi avevamo già dormito anni fa nella stagione dello scialpinismo. Approfittiamo del tempo a disposizione per lavare qualche maglietta e farci una doccia. Alla sera la cena è molto abbondante e direi pure ottima.

08/08/20 – rif. Nino Corsi - rif. Martello - rif. Larcher

Il tempo fortunatamente continua ad essere ottimo e sembra che lo sarà anche i prossimi giorni, cosa fondamentale per questo trekking visto che tutti i giorni bisogna svalicare passi attorno ai 3000 metri. Facciamo una breve pausa al rifugio Martello dove c’è una vista straordinaria sul Gran Zebrù. Proseguiamo a fianco del ghiacciaio della Vedretta della forcola che scende direttamente dal Cevedale. Saliamo sul ghiacciaio solo in alto per un tratto relativamente breve per poi attaccare la breve ma molto ripida salita che ci porta al passo della Forcole mt.3032. Questo tratto ci era stato descritto piuttosto complesso per via del terreno ripido e scivoloso (fango), ma tutto sommato è stato più semplice del previsto e i ragazzi sono tutti e quattro veramente in gamba. Dal passo parte la cresta che porta direttamente alla vetta secondaria del Cevedale, ne percorriamo un piccolo pezzo fino a circa mt.3150. Dal passo si vede il rifugio Larcher mt.2608 che raggiungiamo piuttosto velocemente dopo una ripida discesa. Questo rifugio ha una vista stupenda sul Cevedale, Rosole, Palon de la Mare e Vioz, da qui ammiro la cresta che li unisce e che abbiamo percorso negli anni ’90. Il rifugio è stato ristrutturato non tanti anni fa, è infatti molto bello e anche piuttosto grande, mangiamo bene e andiamo a dormire piuttosto presto, domani dobbiamo svegliarci prima del solito ci aspetta la tappa più lunga.

09/08/20 – rif. Larcher - Cima Rossa di Saent mt.3347 - Cima Mezzena mt.3172 - rif. Dorigoni - Parma

Sveglia alle 6:00 e i ragazzi sono più bravi del solito a prepararsi, riusciamo a partire per le 7:00 dopo una bella colazione. Una prima corta salita ci porta in quota per poi proseguire nel piano fino al lago del Careser, passando del bel lago Nero dove vi specchia il Vioz. Non si segue più il sentiero nr.104 come indicano tutte le cartine che abbiamo, ma il 104b che si prende fiancheggiando il lato destro del lago Careser. Il sentiero sale fiancheggiando in parte il torrente per poi spostarsi più a destra. Prima si arriva a una zona “paludosa” che rappresenta il ritiro del ghiacciaio, da qui si vede un grosso palo e una volta raggiunto compare quello che è rimasto del ghiacciaio di Caraser. Lo attraversiamo totalmente, i ramponi non sono necessari, rimanendo sulla destra e arriviamo al nostro ultimo passo, la Bocca di Saent sud mt.3121. Qui gli altri scendono verso il rifugio Dorigoni, mentre io proseguo da solo e salgo prima la Cima Rossa di Saent mt.3347 e poi al ritorno Cima Mezzena mt.3172. La prima presenta alcuni tratti rocciosi su cui bisogna prestare attenzione. Torno al passo e dopo una breve pausa scendo molto velocemente al rifugio Dorigoni. Dopo avere mangiato qualcosa insieme scendiamo giù verso Rabbi passando dalle belle cascate di Saent. Verso le 16:00 siamo alla macchina, ci salutiamo e partiamo per casa. Questo è stato il settimo trekking con la famiglia e il sesto in compagnia dei nostri amici, è stato il più impegnativo ma per me anche il più bello.